venerdì 28 dicembre 2012

Get a Life! 12: "Il Ragno che fu cavato dalla Terra Cava" (Parte 3)

Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystère, presenta Il Ragno che fu cavato dalla Terra Cava (parte 3)

E' arrivato il momento della storia segreta della Terra Cava, in un omaggio un po' particolare alle due "storie segrete" di Alfredo Castelli, dedicate a Sergej Orloff e Diana Lombard (ma anche Java rientra nel novero).
Dopo aver gettato le basi tecno-bio-magiche della insolita e variegata popolazione di questo mondo tascabile, e dopo averne definito le modalità di accesso e funzionamento (negli episodi precedenti!), è il momento di rispondere alle grandi domande: quando Atlantide e Mu furono travolte dalla catastrofe, che accadde alla Terra Cava? Fu coinvolta o meno? La storia delle sue regioni a diversi stadi evolutivi è legata a questi eventi? In tutti questi secoli, che interazioni ci sono state tra "noi" e "loro"? Nessuno di "loro" è mai venuto di qua? E perché i contatti tra "noi" e "loro" sono stati così radi da farli considerare leggende e fantasie?
Anche questa volta, le risposte vanno cercate negli elementi che la serie di Martin Mystère ha messo a disposizione: in altre parole, dobbiamo darci una mossa noi per accorgerci che tutto quadra.

Arte di Marco Maccagni.
Testi e lettering di Franco Villa.
Supervisione di Luca Salvadei e Cristian Di Biase.


Istruzioni per la lettura
Ogni pagina del fumetto è accompagnata da dettagliate note (fate scorrere in basso per leggerle) che hanno il doppio scopo di illustrare la continuità e "cosa c'è di vero e di inventato" nel fumetto.
La guida alla continuità è corredata di link alle schede delle storie (riassunto + copertina) messe a disposizione dal forum Agarthi, il che significa che è possibile leggere anche gli approfondimenti dei fan su ogni singola storia da noi citata.
Per vedere le pagine, basta fare click sulle icone corrispondenti; è possibile allargare ulteriormente le immagini risultanti, facendovi nuovamente click sopra; in alternativa, c'è un grande "tasto" di "Download" per scaricarle sul pc.
Per poterle leggere comodamente anche fuori linea, consigliamo di aprire ogni icona in una diversa "scheda" (o "tab") del vostro browser.
Nelle già citate Note esistono anche link che conducono a PAGINA SUCCESSIVA oppure PAGINA PRECEDENTE.

Indice della serie Get A Life
12 bis. L'arma mannara (parte 1)

[Recensione] Almanacco del Mistero 2013 - "I Cavalieri di Oz"

E' l'anno del meraviglioso Mondo di Oz e il BVZM non poteva restare indifferente alla celebrazione di una delle colonne portanti della sua giovinezza.
In quelle pagine in cui la capacità di sognare il fantastico trionfa, c'è tutto il sense of wonder con cui sono cresciuti i lettori (e si spera gli autori) di Martin Mystère, ed è infatti anche lo stesso spirito (in chiave "adulta") che si ritrova nelle migliori avventure del BVZM.
Alfredo Castelli non si è fatto certo sfuggire l'occasione per coniugare ancora una volta il passato e il presente, l'immaginazione e la realtà: ed ecco quindi una storia in cui i supereroi (la realtà???) svolgono un ruolo chiave nel salvare un mondo al di là di un wormhole (la fantasia?), in una epica battaglia tra il bene e il male che non potrà non far gioire il nostro fanciullo interiore!



Per chi non ne avesse abbastanza, si può approfondire con la discussione sul forum di Agarthi.

mercoledì 26 dicembre 2012

Get A Life! #4: "Revenge of the Chandelier"

Get A Life (the fancomic miniseries NOT presented by Martin Mystère) presents Spawn of the Chandelier in English.
It's the second and final part of the Morgans Saga: with Martin Mystère blissfully unaware of what's going on in the apartment near his, a representative of the Men in Black engages a representative of Elsewhere (Altrove)-- and the prize of their secret war is the control of the two Atlantean Androids disguised as the annoying elderly couple known as the Morgans! Or where they the Jones(es)?
Of course, the outcome is not what you might expect, as Sheila Norton and Antonietta Fernandez are about to learn soon-- firsthand!

Art and English edits by Seb.
Story and lettering by Franco Villa.
Edits by Luca Salvadei.


Get A Life! in English is also:

domenica 23 dicembre 2012

Auguri mysteriosi!

Quest'anno gli auguri mysteriosi per i fan del Detective dell'Impossibile arrivano nientemeno che dalla matita di Pino Rinaldi!


Oltre a ringraziare sentitamente Pino per l'inedito e inatteso regalo, L'AMys e la redazione di Get a Life aggiungono i loro auguri per un 2013 in cui Martin festeggerà quaranta anni di Mysteri!
Ma come, non sta ancora festeggiando il trentennale? Tutto vero, ma per il Detective dell'Impossibile è normalissimo festeggiare un decennale diverso ogni anno: maggiori dettagli nei prossimi episodi di Get a Life!

lunedì 17 dicembre 2012

[Recensione] Martin Mystère n. 324, “La fine del mondo”,




Martin Mystère n. 324, “La fine del mondo”
 
Dicembre 2012

Storia di Luigi Mignacco
Disegni di Sergio Tuis e Giovanni Romanini

Scheda dell’albo


Come era inevitabile, con l’arrivo della fatidica data della “fine del mondo secondo il calendario dei Maya”, anche Martin Mystère deve occuparsene: l’argomento è sicuramente abbastanza congruente per un fumetto che ha in più occasioni illustrato una “storia segreta” del mondo densa di profezie, catastrofi incombenti, complotti planetari e arazzi di intrighi cosmici in cui forze di segno opposto si scontrano senza sosta.

Ecco quindi spiegato l’albo n. 324 della serie, che riutilizza vari elementi che la narrativa catastrofista di ogni genere ha partorito in questi anni, mescolandoli in modo disomogeneo: se il gruppo di superstiti (ma non troppo) in fuga su un aereo richiama il film 2012, la comunità montana isolata vittima degli esperimenti segreti di una base militare (ma non troppo) è invece presa di peso da The Mist; ancora, l’isolamento di detta comunità, privata della tecnologia più moderna, ricorda serie tv come Jericho o Revolution o Falling Skies. La componente del gruppo di militari che prende il potere e si dimostra inadeguato a gestire la situazione è stata vista in una quantità troppo vasta di situazioni catastrofiche per non essere ormai un archetipo del genere. Lo stesso vale per la classica banda di fuorilegge che affronta la crisi a modo suo, le scene di sciacallaggio, i personaggi psicologicamente fragili che impazziscono e diventano una minaccia, eccetera: tutto l’armamentario dei luoghi comuni del genere è presente, anche quando non è molto funzionale alla trama.
Si cambia genere invece con il finale, dove l’impianto apocalittico si sgonfia bruscamente e clamorosamente, riconducendo l’intera vicenda a un complotto segreto con super-cannone, nello stile dei film di James Bond.
La trama dell’albo è esile e quasi si smarrisce nell’accumulo di situazioni e di conversazioni puramente speculative sulle conseguenze di una crisi mondiale dei sistemi elettronici. Nel finale, dove l’intero impianto delle premesse viene respinto, l’inconsistenza degli scenari ampiamente descritti nelle pagine precedenti diventa palese. La crisi più pesante della sospensione dell’incredulità colpisce quando il grande malvagio di turno si spinge a giustificare il coinvolgimento di personaggi come Martin Mystère e i suoi “colleghi”, definendoli elementi scomodi che sarebbe stato opportuno eliminare visto che c’era l’occasione: riesaminato a mente fredda, il cervellotico complotto per la distruzione della diga e della cittadina, con morte-premio di scienziati scelti a caso e le cui attività non costituiscono la minima minaccia per l'esistenza del suddetto complotto, diventa involontariamente comico. In particolare, risalta lo sforzo (tanto sproporzionato quanto inutile) per far credere a questi poveracci ignari e innocui che una tempesta solare abbia avuto luogo, con tanto di “effetti speciali” applicati a tutti i finestrini dell’aereo. Come ai tempi delle vicende di Jonathan Swift o della Terra Cava, sembra di avere letto una storia di Topolino particolarmente fiacca.
A posteriori, lo sviluppo della sceneggiatura risulta dilettantescamente disomogeneo a causa della premessa elefantiaca, che enfatizza a dismisura dialoghi e situazioni introduttive, per poi contrarsi e condensare in un precipitoso riassunto le più spettacolari sequenze d’azione del finale.

Per usare una definizione tipica del fumetto di Martin Mystère, la storia sembra quasi il compito obbligato di uno studente svogliato, un lavoro su commissione realizzato nel minor tempo possibile: sviluppata secondo le direttive standard della serie, non riserva nessuna sorpresa ed è quindi priva di sense of wonder, nel suo convenzionale fluire stancamente verso una soluzione prevedibile e abbastanza precotta.

Analogamente alla sceneggiatura, anche l’arte riserva poche sorprese: ci sono alcune tavole che Tuis ha avuto il tempo di rifinire completamente a livello di chine, e che risultano particolarmente gradevoli o comunque interessanti (come la splash page col sole che occupa due pagine e sei vignette); per il resto, le sue matite sono state completate (o addirittura corrette) da altre mani, quando non sono del tutto assenti: il risultato è un cozzare di stili particolarmente stridente, soprattutto in certi dettagli come la fisionomia di Diana (che sembra essere il vero mistero della storia: è davvero lei, oppure si tratta di una Skrull geneticamente instabile?). Colpisce in modo particolarmente negativo la frettolosa e graficamente improbabile progettazione del super-cannone: non solo ha un design ottocentesco (per modo di dire), ma è anche un paradosso della fisica, visto che un oggetto così strutturato dovrebbe sbilanciarsi e schiacciare chiunque gli stia davanti in un attimo.

Per pura autoreferenzialità, segnaliamo che nella rubrica della posta Alfredo Castelli parla in tono alquanto lusinghiero del nostro fumetto Get a Life!, prodotto dall’AMys e distribuito gratuitamente online: come spiegato da Castelli, Get a Life ha lo scopo di raccontare le storie “perdute” di Martin Mystère (Il Teschio di Cristallo; il Fantasma del Topkapi), di esplorare le contraddizioni e i nodi insoluti della sua continuità (i coniugi Morgan/Jones; la Terra Cava) e, infine, di reinterpretare le storie più improbabili della serie, applicando quella ironia che è tipica dell’opera di Alfredo Castelli.
A questo proposito, ne approfittiamo per anticipare i temi delle storie future di GaL: la storia mai narrata della Terra Cava, dalla catastrofe che distrusse Atlantide e Mu fino al giorno d’oggi; il primo mystero di Mohenjo Daro; la musica delle Sfere (quelle dell’Almanacco); gli Yeti di Marte e altre forme di vita indigene; l’arcano delle parole crociate; le avventure inedite di Algernon Mabus; i viaggi segreti di Jonathan Swift e la vendetta dei Khryll; le avventure di Travis al teatrino della memoria corta.
E un fulminante ritorno dello Scheletro di Cristallo Acefalo!

venerdì 7 dicembre 2012

Martin Mystère non presenta: la storia segreta del mondo

Introduzione


Nei suoi trenta anni di esistenza, la saga a fumetti di Martin Mystère ha conosciuto continue evoluzioni e cambiamenti: dai temi trattati all’approccio, dalla caratterizzazione dei personaggi al formato editoriale. Dalle grandi saghe ad ampio respiro dei primi, leggendari albi (sebbene pubblicate a singhiozzo) alla gestione più “alla buona” dei Mysteri Italiani, dagli epici Giganti che ribaltavano ogni concezione nota dei capisaldi della serie alle sequele di storie contro la setta segreta del bimestre, che sanno tanto di riempitivo mutuato dagli sceneggiati televisivi più a buon mercato.
Ma è veramente e solamente così che la serie può essere percepita, con questo timoroso “tirare a campare” senza pianificazioni a lungo termine, e un approccio alla “Topolino” in cui la continuità funziona solo al momento e quando fa comodo e va ignorata se si sposta al di là degli ultimi tot anni?
Oppure, è possibile rivedere tutta la saga narrativa di Martin in una ottica onnicomprensiva, come se un Aleph metafumettistico ci volesse aiutare a scoprire come gli elementi delle nuove storie possano intrecciarsi a quelle vecchie, invece che rinnegarle e/o ignorarle bellamente?

Proponiamo quindi una serie di articoli/riassunti in cui tiriamo le fila di alcuni interessanti e sottovalutati elementi della Storia Mysteriana, coinvolgendo nell'interpretazione il dualismo per eccellenza. I fulcri di questa ri-tessitura dell’ordito mysteriano saranno alcuni dei “malvagi” che sono stati trattati come figure di secondo piano, quando invece la loro caratura avrebbe potuto (e ancora può) farne antagonisti di prima grandezza.(E sì, la "copertina" che segue è una citazione/parodia che ogni mysteriano che si rispetti dovrebbe saper riconoscere all'istante).


Mezzanotte nel Fumetto del Bene e del Male
Parte Prima: Dieci anni infernali


Chi è Mabus? Un disincarnato, un demonietto di quart'ordine, che ciclicamente prova a "conquistare il mondo" (tra virgolette). In verità non sappiamo quali siano i suoi reali piani: sappiamo soltanto che ogni tot si reicarna e punta a celebrare un qualche rito che gli doni un qualche potere. Assiste (godendo, pare) alla crocifissione, e, più o meno nello stesso periodo, non è improbabile che assista al rito dell'Albero della Vita. [MM 164/165 "La vita segreta di Diana Lombard/Bentornato a New York!"] [Rito dell'Albero della Vita: MMGigante 5 "L'Albero della Vita"]

Nel 1784 prova a ad aprire un varco verso l'Annwn, ma fallisce. Ci riprova, riuscendoci, nel 1804, ma viene fermato dalla "predisposta" Amanda Janosz con la collaborazione di Neftis, la quale altri non è che un angelo/Nefilim. Mabus viene portato via da Cernunnos e presumibilmente muore (una delle sue dodici morti). [SdA 7 "Il terrore che venne dall'inferno”] [per la vera identità di Neftis: MMGigante 11 "Il Re Rosso"] [le dodici morti: Dylan Dog & Martin Mystère 1 "Ultima fermata: l'incubo!"]

Nei primi anni '40 del XX secolo, su suggerimento di Alastair Crowley, che passa l'informazione a Churchill, Mabus collabora con i servizi segreti inglesi, per i quali elimina Arbogast, un mago votato al Male al servizio dei nazisti (o, meglio, della cerchia nazista alla ricerca di oggetti leggendari). Se Arbogast fosse davvero un mago o un altro demone non si sa. L'ipotesi umana potrebbe essere la più logica, dato che Arbogast viene divorato dal "Signore delle Mosche" Belzebù e sparisce dal pianeta. Adolf Hitler, privato di una pedina fondamentale del suo scacchiere, comincia a perdere colpi, fino a che non viene sconfitto. Le poche cose mysteriose raccattate dalla cerchia eso-nazista (Villeaux, Terra Cava, clone di Hitler, Olimpo, esercito zombie) vengono affidate ad alcuni gerarchi tramite il nazista Wolf, il quale, però, viene catturato dai russi. Viene poi liberato nel 1946, ma, coinvolto in una rissa, finisce in carcere, ove rimane per trentotto anni. [MM 127bis "L'ultimo mistero"]

La sconfitta di Hitler complica i piani del Grande Vecchio, un’altra delle pedine del male sulla scacchiera della storia segreta del mondo.
Chi è il Grande Vecchio? Non lo sappiamo, ma presenta alcune somiglianze con il Colonnello Bozzo: non è immortale, ma è assai longevo; è a conoscenza della vera Storia del pianeta e dell'esistenza di vari oggetti leggendari; è a capo di una efficiente organizzazione tesa ad un determinato scopo.
Li differenzia solo la "squadra" di appartenenza: il Colonnello vuole impedire che i "Fantomas" di turno portino il Caos; il Grande Vecchio, invece, brama l'Apocalisse affinché poi segua l'Età della Pace. Non è dunque impossibile pensare che i due si conoscano ed è affascinante immaginare - ma è solo una ipotesi - che fra i due possa esserci anche una questione personale, retrodatando ulteriormente i già noti parallelismi duali Holmes-Moriarty/Donitz-Ashenbach/Martin-Orloff. [Colonnello Bozzo: Almanacco 2012 "L'ombra di Fantomas”] [parallelismo Donitz-Ashenbach/Martin-Orloff: MM 66/67 "Il presagio/Agarthi!”] [Holmes-Moriarty: SdA 11 "L'uomo che inseguiva le ombre"]
[Nota interna: anche un altro personaggio di Castelli, il Conte Charles Cornwallis a capo degli Aristocratici, è particolarmente longevo (ignoriamo la sua data di nascita e la sua vita precedente al 1927); una sua probabile parente, Ann Corwallis, risieda a (e probabilmente è originaria di) Neverneverland, il quartiere londinese che è stato reso longevo da uno spirito elementale e che nel 1793 fu oggetto dell'interesse del solito Mabus] [Ann Cornwallis: MM 85/86 "I misteri di Londra/La Terra Che Non C'è"]
Nel dopoguerra il Grande Vecchio, non potendo più contare su Adolf Hitler, per raggiungere il suo scopo precipuo è costretto a ripiegare sull'Anticristo, Kalid, che nasce nel 1962 e che, prelevato e cresciuto dall'organizzazione del Grande Vecchio, negli anni successivi (fino al 1993) viene addestrato a puntino. [Grande Vecchio e Kalid: MM 139bis "Il ritorno di Jaspar"]

Intanto, nel 1976, Mabus, sotto falso nome (Samael G. Unborn), conosce Diana Lombard, una ragazza "predisposta", che gli sfugge all’ultimo istante. [MM 164/165 "La vita segreta di Diana Lombard/Bentornato a New York!"]

Nel 1978, Kut Humi si imbatte in Martin Mystère e Sergej Orloff e inizia il tacito addestramento che dovrebbe portare i due amici a diventare il nuovo "campione terrestre", proseguendo una spirituale stirpe che risale sicuramente a Cu Chulainn e ad Artù, ma che più probabilmente va retrodatata ancora di più (Adam? ). Il termine "campionE" è volutamente al singolare: su un piano - diciamo così - mistico, Martin e Orloff diventano un unico individuo (forse la reincarnazione di un soldato di Mu), di cui rappresentano le due metà: Martin quella maggiormente positiva, Orloff quella maggiormente negativa. Il che non significa che Martin sia "buono" e Orloff "cattivo", ma che entrambe le vie sono fondamentali per fare ciò che è "Giusto", ovvero sconfiggere le "Forze del Male" e salvare quella primordiale forma di vita che è il pianeta. [addestramento Kut Humi: MM 66/67 "Il presagio/Agarthi!" e 300 "I sette signori dell'iride”] [campioni terrestri: MM 15/16 "La spada di Re Artù/Il mistero di Stonehenge" e MM 94/95/96 "Roncisvalle/La vita segreta di Sergej Orloff/Orlando il paladino"]

Sempre nel 1978, Mabus viene a sapere dell'avvento dei due nuovi portatori di Terzo Occhio. Ed è possibile che scopra che uno dei due ha un forte legame con la "predisposta" Diana, la cui fuga si è legato al dito. Pertanto torna alla carica: celebra (nel centro politico e mistico dell'Inghilterra: Londra) un altro rito, utilizzando stavolta una donna "non predisposta" e puntando, invece, sulla concomitante ed inedita presenza di due catalizzatori viventi di energie: il "Terzo Occhio" Martin, appunto, e il "figlio di Xabaras" Dylan Dog. Mabus, però, ha fatto male i calcoli: i due catalizzatori catalizzano più del previsto e il rito va a ramengo. Mabus muore per la dodicesima volta. [Dylan Dog & Martin Mystère 1 "Ultima fermata: l'incubo!"]

Nel 1982, Martin Mystère visita la casa di H.P. Lovecraft a Providence: si apre un varco verso la faglia spaziotemporale in cui sono rinchiusi i Grandi Antichi. Uno di essi, Yog-Shothot (o almeno una sua iterazione), penetra nella nostra dimensione e si rifugia in Diana. Essendo Male "puro", non è possibile sapere se il suo sia, al momento, un gesto istintivo (animalesco) teso alla ricerca di un rifugio, o se abbia già il preciso intento di prendere il controllo di una "predisposta".
Sta di fatto che, almeno per quel che ne sappiamo, Diana non avverte la possessione e prosegue normalmente la sua vita, che, anzi, migliora (dal 1983 cessano le sue crisi isteriche). [MM 4/5 "Orrore a Providence/La casa ai confini del mondo”] [Yog-Shothot e Diana: MM 168 "Il ritorno di Jack”] [fine isterismi di Diana: MM 11/12 "Il teschio del destino/All'ombra di Teotihuacan"]

Alla fine del 1984, il nazista Wolf viene scarcerato. All'inizio del 1985 torna in patria, ove recupera i codici di localizzazione delle basi eso-naziste, che immantinente fornisce agli ex-gerarchi. Così, nel 1985, il primo ex-gerarca, Friedrich Helms, mette in moto il laboratorio atlantideo nascosto sul Monte Olimpo, con il quale sconvolge il clima mondiale: il piano viene sventato da Martin e Orloff, alla loro prima e temporanea alleanza. La palla passa allora ad Alfred Wagner, che nel 1986 sfrutta una Grande Madre atlantidea per trasformare gli abitanti di Villeaux in licantropi. A lui va anche peggio. [Wolf: MM 127bis "L'ultimo mistero”] [laboratorio Olimpo: MM 44/45/46 "La morsa bianca/Il segreto del monastero/Il signore delle tempeste”] [Villeaux: MM 50/51 "La falce e il druido/La notte dell'uomo-lupo"]

Qui va ipotizzato un sottinteso: probabilmente il Grande Vecchio è al corrente di questi piani ed è probabile che li appoggi, pur non contando molto sulla loro riuscita. Ma dopo l'apertura della faglia nel 1984, evento di cui è molto probabilmente a conoscenza, il Grande Vecchio. sente che i tempi sono sempre più propizi e che ogni colpo inflitto al "Bene" può essere utile per accelerare l'Apocalisse (a tal proposito, chissà come dev'essersi sentito quando Dylan Dog ha sconfitto prima - il 06/06/86! - un apocalittico Golem e poi il "mefistofelico" Xabaras!). [Golem: Dylan Dog 12 "Killer!"] [Xabaras: Dylan Dog 1 "L'alba dei morti viventi"]
Del grave pericolo che il pianeta corre deve essere consapevole Kut Humi, che nel 1987 - pochi mesi dopo che Martin ha rischiato seriamente di morire di cirrosi epatica, evento che può averlo messo in allerta - fa chiamare i suoi due discepoli prediletti e li manda alla ricerca di uno dei tanti Graal, parte del "cuore" di Agarthi. Insomma, il "Bene" prova a rinforzare le difese. Come possibile controprova, è proprio nel 1987 che, con un putch interno propiziato da un traditore (Ian/Rogers), la base governativa esoterica di Altrove viene liberata dal controllo degli Uomini in Nero e affidata alla gestione del buon Chris Tower. Curiosamente, la prima minaccia sventata dalla neonata alleanza Martin-Altrove (il tentativo di Giulio Cesare Rosemberg di rieducare gli abitanti del pianeta) è molto simile, negli intenti finali, a quelli del Grande Vecchio, mirando teoricamente ad un miglioramento dell'umanità. [chiamata di Kut Humi: MM 66/67 "Il presagio/Agarthi!”] [Martin in fin di vita: MM 62/63/64 "I giorni dell'incubo/Operazione Dorian Gray”] [putch ad Altrove: ZonaX 10 "Magic Patrol 1: Dieci secondi per morire”] [Giulio Cesare Rosemberg: MMSpecial 4 "La diabolica invenzione"]
Ed è come se, a questo punto, il "Male", stizzito dal rinforzo del "Bene", decidesse di sfiancare il nemico con un attacco a mitraglia.
Sembra quindi probabile che le innumerevoli minacce che affollano i mesi successivi siano dovute anche all'"influsso cosmico negativo" che aleggia a fine anni 1980. Tempi "cupi", cui Martin reagisce inconsapevolmente con almanacchi educativi in cui affronta tematiche importanti ed universali. [Almanacchi educativi: Almanacco del Mistero 1988->1993]
Tempi in cui, parallelamente alla sua attività divulgativa, Martin sventa fisicamente una minaccia al mese: l'esercito di Robinson alias Unità 221, l'arma di condizionamento mentale atlantidea che "inventa le barzellette", le Uova dell'Est e dell'Ovest, l'alieno invisibile, lo Sbirillione, Jaspar. Quest'ultimo incontro si rivela fondamentale, essendo Jaspar la prima minaccia non abortita, ma vincitrice. [Robinson: MM 69/70/71 "La vera storia del Capitano Nemo/Minaccia dagli abissi”] [invenzione barzellette: MM 71/72 "Morte al varietà/L'uomo che inventava le barzellette”] [Uova Est e Ovest: MM 73/74 "Intrigo a Pechino/L'esercito di terracotta”] [alieno invisibile: MM 74/75 "Il segreto della miniera/La cosa da un altro mondo”] [Sbirillione: MM 76/77 "Il piccolo popolo/La regina degli gnomi”] [Jaspar: MM 77/78/79 "Un enigma di nome Jaspar/Il ragazzo prodigio"]
E qui Martin, che già era rimasto sorpreso dall'incontro con un Uomo in Nero "buono" (Terith), comincia a quietarsi: dimentica l'arma a raggi (o Murchadna) dopo aver apparentemente sconfitto gli UiN con l'aiuto di una coppia di atlantidei (culmine di un certo suo percorso personale) e prima salva (da minacce meno temibili di quelle affrontate in precedenza) e poi fa amicizia con personaggi (positivi) che riteneva leggendari, come Babbo Natale, Peter Pan, Prospero della Tempesta e gli Yeti atlantidei. [Terith: MMSpecial 5 "La città sotto i ghiacci”] [ultima apparizione arma a raggi: MM 79/80 "La donna immortale/La macchina invincibile" e MMGigante 2 "Xanadu”] [Babbo Natale: MM 80/81 "Il virus elettronico/Santa Claus 9000”] [Peter Pan: MM 85/86 "I misteri di Londra/La Terra Che Non C'è”] [Prospero: MMSpecial 6 "New Atlantis”] [Yeti: MM 87/88 "L'uomo delle nevi"]

Segue, fra la fine del 1989 e i primi mesi del 1991, una turbolenta fase di transizione, zeppa di eventi positivi e negativi per il mondo tutto e per Martin. Il quale, per dare un'idea dell'altalenarsi di tali eventi, prima rischia di perdere Diana, ma trova il Graal, col quale sventa una minaccia globale; poi affronta delicati e intimisti casi che coinvolgono infanti e che lo costringono a mettere in discussione la propria percezione di sé; quindi il Nostro riceve due aiuti da Orloff e uno da Mister Mind, si traveste da Uomo in Nero e sventa un'ulteriore minaccia climatica. [Diana e Graal: MM 88/89/90 "La Setta degli Assassini/Il segreto dei Templari”] [infanti: MM 90/91/92 "Il cuore di Christopher/Sonno mortale", MM 92/93 "Caccia alle streghe", MM 93/94 "Una storia di Natale/Conto alla rovescia”] [aiuti da Orloff: MM 94/95/96 "Roncisvalle/La vita segreta di Sergej Orloff/Orlando il paladino" e MM 137/138 "Il regno delle fate/La signora del lago”] [aiuto da Mister Mind: MMSpecial 7 "Ultimatum a New York”] [Martin infiltrato negli Uomini in Nero: MM 97/98 "Mutanti!/Holocaust 1990”] [minaccia climatica: MM 98/99 "Orrore a Karnak/La piramide nera"]
Nel novembre 1990 (a dodici anni dal precedente rito) Mabus ritorna, ma solo per pochi momenti, ed offre a Martin e Dylan la possibilità di chiarirsi. [Mabus: v.Dylan Dog&Martin Mystère 1 "Ultima fermata: l'incubo!"]
Subito dopo Martin trova l'Arca dell'Alleanza e fa sì che Mr.Jinx non metta a soqquadro l'Altjeringa, in un'avventura nel corso della quale risolve pure una sua atavica paura.
Abbiamo così un Martin che dopo aver fatto tanto "Bene" comincia a necessitare di un po' di riposo, e un Orloff che dopo aver appreso tutte le sfaccettature del "Male" comincia a compiere inconsapevolmente il suo dovere (come detto, aiuta Martin e libera Merlino da Morgana, salvando la Terra). [Arca dell'Alleanza: MM 104/105/106 "Un uomo chiamato Mhosis/Tragico Natale/L'Arca ritrovata”] [Jinx e l'Alterjinga: MM 106/107/108 "La maledizione di Kunanjun/Il paese dell'incubo/La vendetta di Mister Jinx"]

A questo punto è possibile collocare il convenzionale inizio di un nuovo status quo. Da un lato la vita riprende a scorrere come prima, dall'altro inizia un'era proiettata verso il nuovo millennio. Nel "Bene" e nel "Male".
Così, se politicamente e socialmente contraddizioni e malefatte continuano ad imperversare (vedere i sommovimenti politici o, nel fumetto, l'affaire GreenPeace-Kraken), Martin e soci iniziano inconsapevolmente a confidare un po' troppo nelle possibilità del "Bene" e di conseguenza cominciano a prendere più tempo per loro stessi, lasciando gli equilibri del pianeta un po' sguarniti. [GreenPeace e Kraken: MM 109/110/111 "L'oceano dei veleni/L'isola nel vento/Gli dei del mare"]

mercoledì 21 novembre 2012

Get a Life! 11 - "Incubo nei cieli"

Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystère, presenta ben due "prime volte", con Incubo nei cieli.

Uno: ai testi esordisce Cristian Di Biase, altrimenti noto sul forum Agarthi e sulla mailing list BVZM come MaxBrody.

Due: la storia è un crossover (mai tentato prima) con un altro progetto dei fan, e cioè l'esilarante Le avventure di Travis (più dettagli al link o nelle note di pagina 1).
Aspettatevi altri episodi de "I grandi enigmi di Doppio Tì, l'impossibile detective"!

Passando ora ai contenuti effettivi della storia, i fan storici saranno deliziati dalla riproposta di tematiche storiche come l'invasione del mondo dei sogni attuata da Mister Jinx e... la città volante dell'Antico Egitto! Che collegamento potrà mai esservi tra queste due storie (non) casualmente coeve?

Arte di Seb.
Testi e lettering di Franco Villa.
Supervisione di Luca Salvadei.



Indice della serie Get A Life
1. Il segreto del Teschio di Cristallo
2. Il volto di Orloff
3. La vendetta del Lampadario
4. La progenie del Lampadario
5. Il ritorno del Fantasma del Topkapi
6. I Giganti di Prama (parte 1)
7.I Giganti di Prama (Parte 2)
7 bis. Gli Uomini Campana
8. Affari di famiglia allargata
9. Il ragno che fu cavato dalla Terra Cava (parte 1)
10. Il ragno che fu cavato dalla Terra Cava (parte 2).
11. Incubo nei cieli.

lunedì 5 novembre 2012

Get A Life! #3: "Revenge of the Chandelier"

Get A Life (the fancomic miniseries NOT presented by Martin Mystére) presents Revenge of the Chandelier in English.
Martin Mystére's nosy neighbours, the Morgans, haven't always been the Morgans: in their first appearance, they were the Jones(es)!
Was this a simply mistake of the writers? Possibly... but this is the series of the Detective Of The Impossible, not Nurse by Night! Things NEVER are what they seem!
There is ALWAYS a mystery behind everything, one just need to find it: join us in this quest, that will feature Atlantean Androids, Kabbalists from Prague, Third Eyes, secret artefacts of power and the 1980s mythology!


Art and English edits by Seb.
Story and lettering by Franco Villa.
Edits by Luca Salvadei.



Get A Life! in English is also:
1. The Secret of the Crystal Skull
2. The Face of Orloff
3. Revenge of the Chandelier
8. Extended Family Business

lunedì 22 ottobre 2012

Get A Life!: "Il Ragno che fu cavato dalla Terra Cava (parte 2)"

Get A Life, la serie NON presentata da Martin Mystére, prosegue con la presentazione de Il ragno che fu cavato dalla Terra Cava (parte 2).
Come da tradizione, la storia mescola citazioni storiche della serie, sviluppi inediti e connessioni impensate.
E' il momento di scoprire cosa sono le Macroamarantie: a quale fumetto di Martin Mystére sono collegate?
Tornano gli Androidi Atlantidei del modello visto di recente nella Saga del Lampadario!
Finalmente viene rivelato il volto del nemico di Torn, nonché ideatore della Terra Cava artificiale!
E ciliegina sulla torta, compare il sole rosso della Terra Cava in puro stile Ricci!

Arte di Seb.
Storia e lettering di Franco Villa.
Supervisione di Luca Salvadei.



Oltre al fumetto, questo post offre anche due contenuti extra veramente insoliti.

Il primo è un bonus veramente speciale e irripetibile: Alfredo Castelli si complimenta per Get A Life! e si offre di scrivere una introduzione (prolissa) a un'eventuale edizione cartacea!
Non sappiamo se ciò accadrà mai, ma restituiamo a Castelli i complimenti decuplicati, perchè GaL esiste solo grazie al suo immenso lavoro, cui vogliamo porgere omaggio con ogni nostro episodio.


E per finire, per la serie "cose a venire", è in preparazione un episodio atlantideo dedicato alla sola Ameera Nagdala e intitolato "La musica delle sfere".
Ecco un triplo assaggio dell'arte di Milad Taleghani, l'artista Iraniano che esordirà in GaL con questa storia.
Martin, Diana e Java. Ameera Nagdala. Gli ingegneri atlantidei.

Indice della serie Get A Life
1. Il segreto del Teschio di Cristallo
2. Il volto di Orloff
3. La vendetta del Lampadario
4. La progenie del Lampadario
5. Il ritorno del Fantasma del Topkapi
6. I Giganti di Prama (parte 1)
7.I Giganti di Prama (Parte 2)
7 bis. Gli Uomini Campana
8. Affari di famiglia allargata
9. Il ragno che fu cavato dalla Terra Cava (parte 1)
10. Il ragno che fu cavato dalla Terra Cava (parte 2).

venerdì 19 ottobre 2012

[Recensione] Martin Mystère n. 323, “I trentasei giusti”

Martin Mystère n. 323, "I trentasei giusti"
Ottobre 2012

Storia di Carlo Recagno. Arte di Rodolfo Torti.

Nel ciclo di albi dedicato al trentennale del personaggio compare un altro elemento ricorrente della serie: Agarthi, la lamasseria/città ultramondana “gestita” da Kut Humi, il quale per l’occasione si riunisce con i suoi confratelli detti “Superiori sconosciuti”, i reggenti del mondo. Poco viene detto al loro riguardo, e la loro presenza si rivela essere una comparsata, un escamotage per avviare la narrazione (le anteprime parlavano di un “segreto di Agarthi” che però resta ancora abbastanza oscuro e vago anche dopo la lettura dell’albo).
La sequenza introduttiva dell’albo passa dalla drammatica morte di un “Giusto” ai toni quasi macchiettistici dell’irritazione di Kut Humi verso il discepolo, e si mantiene per tutto il tempo su un tono abbastanza superficiale, come nella scena della (non) presentazione dei Superiori. Essa è tanto sbrigativa e fuggente quanto lo è l’evento della grande campana, che fa presa sui sacerdoti solo per qualche secondo. L’introduzione dell’Emissario (Emissaria?) prescelta per la missione, per quanto più protratta, non si dimostra a sua volta memorabile, probabilmente perché, nella sua vaghezza, manca di impatto sia grafico che narrativo.
Subentrano poi alcune conversazioni, tra le quali rientrano anche alcuni tormentoni di Martin Mystère, che risultano tanto generiche e dozzinali da poter essere utilizzabili come pagine riempitive in un’altra storia, senza che la trama ne risenta. Alla rilettura dell’albo, la loro mancanza di utilità all’economia della storia diventa ancora più marcata, tanto da stimolare l’impulso di saltarle a piè pari.
Specularmente ai dialoghi, vi è un ampio spazio dedicato a sequenze convenzionali di scene d’azione, con i classici inseguimenti, pestaggi e sparatorie tra personaggi assortiti, in strade e case anonime di New York, corredati di un utilizzo meccanico dei poteri paranormali “d’obbligo”.

La storia personale dell’Emissario di Agarthi, definita la più potente di tutti loro, non viene esplorata e il lettore resta con numerose domande senza risposta sulla storia, le capacità e le motivazioni di questo personaggio occidentale, che risulta incongruo nel contesto asiatico dei monaci Tibetani e nell’economia della serie, nella quale non era mai comparso prima nonostante le caratteristiche di cui gode. Al momento della sua morte, non si è ancora capito perché ella abbia voluto con insistenza che Martin le spiegasse cosa sono i Tzadik, di cui lei sa già tutto.. E dopo la sua morte, non si capisce perché la campana suoni: è la stessa che, secondo i Superiori, suona solo se si apre un vuoto nei 36. Ma quindi l’Emissario è uno dei 36?
Il Grande Vecchio Malvagio ci parla poi dei rivali della sua setta millenaria, i “seguaci del bene” che hanno fatto sparire le tracce del rituale per creare gli Tzadik (o meglio, i Predisposti). Questi seguaci sembrano essere quelli di Agarthi, che a loro volta infatti non sanno come individuare gli Tzadik: resta senza spiegazione perché abbiano eliminato queste informazioni, privandosi così di uno strumento importante per proteggere gli equilibri del mondo.
Essendo le istruzioni per creare lo Tzadik andate perse, si presume che ora gli Tzadik non possano essere più creati, ma debbano generarsi spontaneamente, a meno che non ci sia in gioco una terza forza che ancora conosce queste istruzioni e che però è rimasta nascosta per l’intera vicenda, nonostante la crisi.

La conclusione della storia viene suggerita abbastanza presto, e cioè quando il Predisposto della fazione malvagia assiste alla tortura dello scagnozzo incompetente. La stessa conclusione viene ribadita quando il Predisposto piange per la morte della propria amante: a quel punto, è chiaro che la trama seguirà il classico schema del figlio che si ribella al padre. Poco più avanti, l’ipotesi sull’esito della storia viene confermata dalla precisazione che i Giusti possono anche essere persone malvagie.
Sembra che questa sia l’unica variante degna di rilievo che è stata introdotta nel tema della leggenda dei trentasei giusti, che per il resto viene fedelmente riportata nei suoi dettagli basilari, senza interpretazioni originali o accostamenti inediti. Non ci sono riferimenti alle varianti oscure della leggenda o elaborazioni della numerologia associata, né approfondimenti alternativi della “storia segreta” della leggenda stessa. A fine albo, essa risulta quindi altrettanto oscura e inesplorata, con l’eccezione di un esiguo dettaglio pseudo-storico collocato 2.000 anni fa, ma anch’esso abbandonato nelle nebbie della vaghezza: di quel rito svoltosi due millenni orsono, infatti, non si menzionano né il luogo, né l’identità del prescelto, né il suo contributo alla storia del mondo, né chi fossero i contendenti che cercarono di sventare o che protessero l’evento in questione.
Si resta sul vago anche per il “sigillo” (cos’è? Perché? Che storia ha?) e il “portatore del sigillo” (chi è? Come mai sa? Che storia ha?), che sembrano non fare nemmeno parte della mitologia del rituale o dei Giusti.
Vaghe sono anche le scelte e nelle motivazioni del Predisposto, di cui non viene descritta la storia personale, con l’eccezione della perdita di un’amante e della madre, che però è morta durante il parto e non dovrebbe quindi rivestire una grande importanza nella vita del ragazzo, a meno che il condizionamento totale a cui la sua vita e quella dei suoi antenati erano sottoposti (secondo le parole del Grande Vecchio Malvagio in persona) non sia stato poi così pervasivo e abbia invece permesso inavvedutamente l’ingresso di valori diversi da quelli programmati (senza che nessuno se ne accorgesse, nonostante le immagini indichino il contrario).
A proposito della setta millenaria, alla gag del telefono cellulare si aggiunge quella dei corifei che ne fanno parte e che sono davvero simpatici nel loro ripetere ogni parola che sentono, da “il rito” a “Mystère”. Curiosamente, lo chiamano solamente per cognome, quando si rivela durante il rito, come se Martin Mystère fosse il loro più acerrimo nemico: invece, durante la storia, il suo coinvolgimento è stato marginale e di basso profilo, quasi inosservato.

Martin Mystère reagisce al tono elusivo del contesto generale con un comportamento equivalente, facendosi trascinare dagli eventi salvo qualche puntualizzazione di natura formale per salvare le apparenze.
La sequenza dell’infiltrazione nel palazzo della Setta Millenaria, che lo avrebbe visto protagonista “in solitaria” (ma non troppo), come sarebbe legittimo per il protagonista della serie, diventa uno sbrigativo flashback di poche vignette con immagini generiche, le cui didascalie implicano che certi eventi abbiano avuto luogo, lasciandoli non visti e non detti; ciò sbilancia la struttura dell’albo, che in precedenza ha dedicato ampio spazio a comprimari, comparse e personaggi riempitivi, mentre ora che è il turno del protagonista, la narrazione si contrae e lesina spazio e dettagli.
Il paragone con il romanzo fantasy proposto da Martin solleva dubbi: se la vicenda appartenesse a quel filone, allora sarebbe anche circostanziata nel definire e identificare i personaggi, i luoghi, il significato degli eventi, la loro collocazione pseudostorica e i dettagli dell’impalcatura narrativa ideata per l’epopea.
Nel finale, come a compensare la sua scarsa rilevanza nella risoluzione degli eventi, Martin Mystère riceve un premio di consolazione che, però, è appunto tale e risulta quindi artificioso, soprattutto nella sua repentina spiegazione, che sembra quasi un ripensamento introdotto all’ultimo minuto e spinge il lettore a chiedersi perché mai le cose funzionino così, sebbene fino a quel momento di tutto ciò non vi sia stata menzione.
La brusca conversione del Predisposto al bene, con tutte le conseguenze logiche che essa implica, è analizzata proprio da Martin Mystère, quasi per favorire la sospensione dell’incredulità di cui la vicenda ha un forte bisogno, ma anche così si resta con la sensazione di insoddisfazione di una storia con un buon potenziale che però non è stato sfruttato a dovere, se non nella suggestiva copertina, che risulta più avvincente di ciò che deve annunciare e promuovere.

L’arte è sempre uguale a se stessa, tanto che l’Emissario di Agarthi, con quella sua improbabile pettinatura, una cascata di capelli dritti che finiscono in riccioli, potrebbe benissimo essere la Wendy di “Ritorno all’isola che non c’è”, dopo una seduta dal parrucchiere per una tintura. Qualche sforzo in più viene dedicato al Predisposto, ai personaggi minori e alle ambientazioni (peraltro poco rilevanti ai fini pratici della vicenda).

IN RETE

Discuti la storia sul forum di Agarthi.

LE NOSTRE RECENSIONI

Storie da Altrove
Storie da Altrove n. 15, "La dama che incantò Arsenio Lupin" (2012)
Storie da Altrove n. 14, "La donna che cambiò la Storia d'Italia" (2011)
Storie da Altrove n. 13, "La casa che urlava nel buio" (2010)

Almanacco del Mistero
Almanacco del Mistero 2012, "L'ombra di Fantômas" (2011)
Almanacco del Mistero 2011, "Il leone del Transvaal" (2010)
Almanacco del Mistero 2009, "I segreti di Wold Newton" (2008)

Speciale
Speciale Martin Mystére n. 29, "Gli enigmi del giovane Martin" e albetto allegato "La minaccia dei terribili tre!" (2012) Speciale Martin Mystére n. 28, "I dolori del giovane Martin" e albetto allegato "Numeri immaginati" (2011)

Serie regolare
Martin Mystére n. 323, "I trentasei giusti" (2012)
Martin Mystére n. 322, "Congiura nei cieli" (2012)
Martin Mystére n. 318, "La terza stirpe" (2011)
Martin Mystére n. 317, "Longitudine zero" (2011)
Martin Mystére n. 315, "Con la coda dell'occhio" (2011)
Martin Mystére n. 300, "I Sette Signori dell'Iride" (2008)
Martin Mystére n. 299, "Il segreto di Giovanna d'Arco" (2008)

mercoledì 10 ottobre 2012

Get A Life! #2: "The Face Of Orloff"

Get A Life (the fancomic miniseries NOT presented by Martin Mystére) presents The Face Of Orloff in English.

Sergej Orloff is Martin Mystère's greatest enemy, but he is also a tormented man whose life radically changed after the events of Martin Mystére Gigante #2, "Xanadu": he lost his Murchadna weapon and his bionic arm, he took off the mask, he realized that his scarred face had been healed by Blackjack...
Now, many years after that epic adventure, it's time for Orloff to learn what happened to one of those things he lost!
Special guests: the Elsewhere staff, from Antonietta Fernandez to Chris Tower, Max Brody and Ian Rogers. And don't miss the first appearance of a fearsome weapon from the lost continent of Mu!

Art and English edits by Seb.
Story and lettering by Franco Villa.
Edits by Luca Salvadei.