venerdì 26 gennaio 2018

L'ultimo mistero nazista perduto nel limbo della Zona X


In un'intervista, l'artista Raffaele Della Monica parla di una storia da lui illustrata, ma mai completata, nel 1989, per Sergio Bonelli Editore: scritta da Pier Carpi, la storia era ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, aveva come protagonista una spia alleata, e godeva di una trama che racchiudeva l'occultismo, Aleister Crowley e i nazisti alla ricerca del Graal (o, in altre parole, una summa  di un filone narrativo ormai ben codificato nella produzione fantastico-mysteriosa).

Per i lettori di Martin Mystère, abituati alla narrazione labirintica di Alfredo Castelli, che amava inserire connessioni e rimandi tra gli albi che stava supervisionando, un simile sommario non può che richiamare alla memoria due corposi albi "Bis" della serie, dove simili eventi venivano tangenzialmente riepilogati, con una ricchezza inusitata di dettagli, lasciando al lettore la sensazione che altrove stesse avendo luogo una grandiosa avventura di cui era all'oscuro. Vale la pena di riesaminare questi due albi, per vedere cosa hanno davvero in comune con la citata storia mai completata (per il periodico Zona X?) di Pier Carpi e Dalla Monica.

Ne L'ultimo mistero (Martin Mystère n. 127 bis), durante la Seconda Guerra Mondiale, un esperto di esoterismo dei servizi segreti britannici convince il primo ministro Winston Churchill a prendere contatto con il controverso esoterista Aleister Crowley per contrastare il potere del malvagio mago 'nero' Arbogast, il quale combatte per i nazisti ed è consigliere di Adolf Hitler per la caccia agli oggetti e ai luoghi mistici di potere su tutto il globo (da Agarthi all'Arca dell'Alleanza al Martello di Thor). Pur trovando ripugnante la propria soluzione, Crowley suggerisce a Churchill di rivolgersi al sinistro Algernon Mabus, uno stregone ben noto ai fan di Martin Mystère e di Dylan Dog. Ed effettivamente Mabus riesce a uccidere Arbogast a distanza, tramite un raccapricciante attacco necromantico .
 
Ne Il ritorno di Jaspar (Martin Mystère n. 139 bis), il malvagio "Grande Vecchio" che desidera scatenare l'Apocalisse, parla di Arbogast come del "consigliere del nostro uomo", cioè dell'Anticristo degli anni 1940. Vista l'epoca storica a cui si riferisce il dialogo, si è spinti a credere che tale "uomo" sia Adolf Hitler, ma la narrazione a questo proposito cambia idea, spiegando che si tratta invece di una persona molto vicina a Hitler, e capace di manipolarlo come un burattino, pur non essendo lo stesso Arbogast: alla fine, l'identità dell'Anticristo non viene rivelata. (Per la cronaca, la successiva reincarnazione di quest'uomo destinato a innescare l'Apocalisse è tale Kalid/Khaled, nato a Raqqa nel 1962, e ucciso in Vaticano da Jaspar Jones nel 1993). 

Tornando alle poche informazioni fornite da Raffaele Della Monica, si può quindi ipotizzare che la spia alleata del racconto di Pier Carpi fosse anche l'esperto di esoterismo dei servizi segreti britannici che persuase Churchill a ricorrere all'occultismo per combattere la magia nera al servizio dei Nazisti.
E, soprattutto, si comprende il significato della figura di Arbogast nei generosi flashback narrativi dei due albi Bis appena citati: pur essendo fortemente connotato e protagonista di una fine assai truculenta e dettagliata, il negromante svolge infatti un ruolo curiosamente poco importante ai fini della trama dei due albi, in quanto non rientra in scena dopo essere stato annientato, e non compie azioni determinanti per influenzare il presente, nel bene o nel male; che motivo c'era per creare una simile "sottotrama" con un personaggio così ben definito, ma che non porta alcun frutto?
La nostra risposta è quella ipotizzata sin dall'inizio, e cioè che si tratti non di una sottotrama, ma di una connessione a una storia "perduta" dell'universo mysteriano, nella quale Nazisti e Alleati si sono scontrati in una truculenta battaglia magica che ha messo in scena due terribili negromanti (unu dei quali è Mabus, con conseguente connessione all'universo di Dylan Dog), e ha visto persone "normali" su entrambi i fronti lottare per conseguire una vittoria anche sul fronte occulto.
Una storia che purtroppo non leggeremo mai.


2 commenti:

  1. Perché non fu completata? In quale cassetto sta?

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    1. Saperlo. Da come ne parla l'artista, dev'essere stata la debolezza dell'arte a spingerli ad accantonarla.

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